Da Irkutsk a Ulan Bator / In autunno

Avventure sulla Transmongolica

4500 Km – 6200Km / Иркутск – Улаанбаатар

Alle 6,30 abbiamo la sveglia e un altro taxi ci porterà in stazione dove ci attende il treno Moscow – Ulan Bator che in un giorno ci porterà in Mongolia.
Finalmente questa volta siamo sotto e possiamo ammirare il paesaggio. Metto la sveglia alle 10 e mi concedo ancora due ore di sonno, le prime due sono noiose all’interno della foresta ma poi il treno arriva sul lago Bajkal fino a costeggiarlo tutto….. e poi dovrei riuscire a vedere Ulan-ude.
Poco dopo le 10 il treno arriva al Bajkal.. la mia previsione è stata giusta, pioviggina ma è una meraviglia.. villaggi sperduti a fianco, un lago che sembra non finire mai e la foresta accanto.
Una piccola stradina passa per tutto il lago ed i villaggi remoti… che bello sarebbe prendere una bici e fare un bel giro…

Ma sapete un po’ di storia della costruzione della transiberiana? In questo pezzo ( il più difficile da costruire ) il progetto iniziale prevedeva un battello che avrebbe dovuto attraversare il lago per poi proseguire dall’altra sponda ma i russi sbagliarono le previsioni di metri di acqua ghiacciata nel periodo invernale facendosi costruire un battello dagli europei che non andò bene. Successivamente furono costretti a costruire la ferrovia circumnavigando il lato sud-est dal lago, cosa per nulla facile date le numerose gallerie da scavare con mezzi pressoché vecchi per l’epoca.

Io mi guardo il paesaggio e tento di fare qualche fotografia mentre il mio amico se la dorme per quasi tutto il tempo, mi riperdo nel paesaggio pensando che questo lungo viaggio in treno passerà velocissimo e in un attimo saremo al border con la Mongolia.

Ci sono villaggi meravigliosi, inizia a piovere ma non importa è comunque figo. Ne passo alcuni costruiti solo di legno scuro, ogni tanto qualche casa coi particolari di colori sgargianti risalta, mi sembra di tornare nell’antica takayama del periodo edo, ma qui è diverso, è tutto più fatiscente, più rurale e mistico, un’aura avvolge tutti questi strani luoghi desolati attorno al lago, un tempo terra di sciamani e della mongolia, poi ceduta alla russia in cambio di aiuti, abitata da popolazioni completamente diverse tra loro.

Avventure sulla Transmongolica

Dalla frontiera russa a quella mongola

I controlli, i maledetti controlli. 2 ore fermi al border russo, altre due ore a quello mongolo. Andiamo a dormire all’1 e ci svegliano alle 6 facendoci capire di dover rifare le coperte che fra poco si arriva.

Controllano qualsiasi cosa, prima salgono coi cani, poi arrivano i militari, ci aprono borse, setacciano sedili, tutto il treno, sotto i tappeti, noi stessi. Poi arriva la polizia e ci chiede il visto, da dove arrivate, da dove siete partiti, dove siete diretti, quanti soldi avete con voi? Mi chiedono tutte queste cose in russo ma ormai ci ho fatto l’orecchio. guardano il mio visto con sospetto. All’andata a San Pietroburgo mi avevano chiesto perchè avevo un visto business e anche uno per la mongolia, e avevo risposto I have a meeting with my company and after I’ll travel a little bit, qua faccio capire la stessa cosa, aggiungendo un russia is wonderfull and too big, ma la sciura non capisce, annuisce un po’ poi per fortuna mi molla. Vai a spiegare che noi italiani sfigati dagli attentati di parigi, per qualche strano e assurdo motivo possiamo chiedere un visa solo di 10-12gg per viaggi individuali a meno che non si va con un viaggio di gruppo organizzato, che io personalmente detesto?! Tra l’altro 160 euro di visa che mi è costato più del biglietto di san pietroburgo… :@
Va bhe tornando ai controlli dopo un po’ se ne vanno. Ci fanno stare fermi un’altra ora, smontano e rimontano il treno cambiando locomotore e ci fanno ripartire! Figo così finally posso dormire mi dico, dato che sono stata sveglia tutta la mattina e il giorno a vedere il paesaggio… mi accuccio e dopo nemmeno 5 minuti ci rifermiamo, e nuovamente tutto again, cani, passaporti, controlli vari, se non altro questi parlano inglese.. ci danno due visa form da completare e ci fanno un po’ di domande… due ore dopo, questa volta sul serio partiamo e dormiamo fino all’arrivo a Ulan Batar.

Alle 6 ci sveglia una Tipa del treno e in russo ci dice di rifare i letti che fra un po’ si arriva. Io ho un sonno boia, lo faccio e mi riaddormento seduta. Alle 6,40 il treno arriva, scendiamo e inizio a pensare alla nostra guida per il tour in Mongolia, noiosa, anziana, chi lo sà? Con mia sorpresa arriva un ragazzo forse della mia età più americano che Mongolo, sarà la nostra guida per i prossimi 4 giorni.

Nel Nulla della Mongolia

In quattro giorni visitiamo posti bellissimi, che valgono tanto quanto Russia e Siberia, ma che hanno qualcosa in più, nei paesaggi infiniti ti ci perdi, ti rilassi… non vuoi uscirne. I nomadi sono delle persone meravigliose, abituate a vivere una vita molto difficile con veramente poco comparata a noi, dove in inverno le temperature possono scendere sotto i -40 gradi.
Ci offrono carne, noodles e verdure. Una signora del posto mi fa anche mungere le mucche e mi insegna a fare i loro ravioli di carne. Di loro ricordo gli sguardi meravigliosi, la razza Mongola ha qualcosa di mistico, sono più belli dei cinesi e molti di loro hanno carnagione più scura e occhi chiari, quasi sul verde-grigio, hanno dei vestiti tipici stupendi.